giovedì 18 luglio 2013

TUTTI I FIGLI SONO DI SERIE A. TUTTI I FIGLI SONO FRATELLI TRA LORO. . AVVOCATO MOSSUTO FIRENZE TOSCANA




«Da oggi esistono solo figli, senza aggettivi.». Con queste parole il Premier Letta ha commentato l’abolizione della distinzione tra figli naturali e legittimi.

Da venerdi 12 luglio nel nostro ordinamento non esistono più discriminazioni, non ci saranno più figli di serie A e di serie B. Nelle prossime edizioni dei codici italiani troveremo, infatti, semplicemente il termine “figli” che indicherà sia quelli nati durante che quelli nati fuori dal matrimonio. 

Viene così sancita la totale uguaglianza tra figli naturali e legittimi e questo ha importanti conseguenze, sia dal punto di vista ereditario sia per quanto riguarda le parentele.

In Italia i figli naturali sono circa 100.000, il 20% del totale, e da oggi si vedranno riconosciuto il totale vincolo di parentela con nonni, zii, cugini, nipoti, etc. e tutti i diritti che ne conseguono.

Non si parlerà più di potestà genitoriale ma di “responsabilità genitoriale”, che non si dissolverà con il compimento dei 18 anni, termine, fino ad oggi, di esaurimento degli obblighi genitoriali. 


Viene, inoltre, limitata a 5 anni di vita del figlio la possibilità  di proporre l’azione di disconoscimento della paternità.

Altra importante novità è quella riguardante l’ascolto del minore che dovrà essere sempre sentito, in qualunque procedimento lo riguardi; il figlio, anche se minore, da oggi, dovrà essere ascoltato! Sempre e comunque!

Sul piano successorio la novità più rilevante riguarda il cosiddetto “diritto di commutazione”; in precedenza, in caso di morte del genitore, poteva avvenire una vera e propria liquidazione dei figli naturali da parte dei “legittimi”.
Adesso, tutti i figli parteciperanno alla comunione ereditaria allo stesso modo, potendo, anche quelli nati fuori dal matrimonio, rivendicare un valore affettivo sui beni oggetto della successione, al pari degli altri.

C'è un'altra importante novità che si ripercuote sul piano dei rapporti umani e su quello patrimoniale: viene esteso anche agli ascendenti e cioè ai nonni il concorso nel mantenimento  e gli obblighi familiari rispetto al figlio naturale e quindi gli stessi nonni avranno il diritto-dovere di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni.

Viene così eliminata un’assurda discriminazione che nel passato aveva creato drammi umani e familiari; si tratta di un atto dovuto, nei confronti di molti, troppi, figli che negli anni si sono visti negare diritti senza che ne avessero alcuna colpa.

Guglielmo Mossuto


1 commento:

  1. Alla larga o alla stretta siamo tutti fratelli!!!
    Come disse qualcuno. fratelli in Cristo no negli affari , patrimoniali!

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