«Da oggi esistono solo figli, senza
aggettivi.». Con queste parole il Premier Letta ha commentato l’abolizione della
distinzione tra figli naturali e legittimi.
Da
venerdi 12 luglio nel nostro ordinamento non esistono più discriminazioni, non
ci saranno più figli di serie A e di serie B. Nelle prossime edizioni dei codici italiani troveremo, infatti,
semplicemente il termine “figli” che indicherà sia quelli nati durante che
quelli nati fuori dal matrimonio.
Viene così sancita la totale uguaglianza tra figli naturali e legittimi e questo ha importanti conseguenze, sia dal punto di vista ereditario sia per quanto riguarda le parentele.
Viene così sancita la totale uguaglianza tra figli naturali e legittimi e questo ha importanti conseguenze, sia dal punto di vista ereditario sia per quanto riguarda le parentele.
In
Italia i figli naturali sono circa 100.000, il 20% del totale, e da oggi si
vedranno riconosciuto il totale vincolo di parentela con nonni, zii, cugini,
nipoti, etc. e tutti i diritti che ne conseguono.
Non si parlerà più di potestà genitoriale ma di “responsabilità
genitoriale”, che non si dissolverà con il compimento dei 18 anni, termine,
fino ad oggi, di esaurimento degli obblighi genitoriali.
Viene, inoltre, limitata a 5 anni di vita del figlio la possibilità di proporre l’azione di disconoscimento della paternità.
Viene, inoltre, limitata a 5 anni di vita del figlio la possibilità di proporre l’azione di disconoscimento della paternità.
Altra
importante novità è quella riguardante l’ascolto del minore che dovrà essere
sempre sentito, in qualunque procedimento lo riguardi; il figlio, anche se
minore, da oggi, dovrà essere ascoltato! Sempre e comunque!
Sul
piano successorio la novità più rilevante riguarda il cosiddetto “diritto di
commutazione”; in precedenza, in caso di morte del genitore, poteva avvenire
una vera e propria liquidazione dei figli naturali da parte dei “legittimi”.
Adesso, tutti i figli parteciperanno alla comunione ereditaria allo stesso modo, potendo, anche quelli nati fuori dal matrimonio, rivendicare un valore affettivo sui beni oggetto della successione, al pari degli altri.
C'è un'altra importante novità che si ripercuote sul piano dei rapporti umani e su quello patrimoniale: viene esteso anche agli ascendenti e cioè ai nonni il concorso nel mantenimento e gli obblighi familiari rispetto al figlio naturale e quindi gli stessi nonni avranno il diritto-dovere di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni.
Adesso, tutti i figli parteciperanno alla comunione ereditaria allo stesso modo, potendo, anche quelli nati fuori dal matrimonio, rivendicare un valore affettivo sui beni oggetto della successione, al pari degli altri.
C'è un'altra importante novità che si ripercuote sul piano dei rapporti umani e su quello patrimoniale: viene esteso anche agli ascendenti e cioè ai nonni il concorso nel mantenimento e gli obblighi familiari rispetto al figlio naturale e quindi gli stessi nonni avranno il diritto-dovere di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni.
Viene così eliminata un’assurda discriminazione che nel passato
aveva creato drammi umani e familiari; si tratta di un atto dovuto, nei
confronti di molti, troppi, figli che negli anni si sono visti negare diritti
senza che ne avessero alcuna colpa.
Guglielmo Mossuto
Alla larga o alla stretta siamo tutti fratelli!!!
RispondiEliminaCome disse qualcuno. fratelli in Cristo no negli affari , patrimoniali!