venerdì 10 gennaio 2014

ICI, IMU, IUC...cambia il nome, ma il contenuto resta quello!!!


IMU, IVA, IRPEF, IRAP, ICI, TARSU, TASI, TARSI, TARI.....tante sigle, tanto caos e pochi punti fermi! Uno su tutti: il cittadino deve pagare! 


Dal primo gennaio è entrata in vigore l’imposta unica comunale, la cd. “Service Tax” che racchiude in sé tutte le predette imposte.
Si tratta di un'unica imposta articolata al suo interno in più parti:
- la prima parte corrisponde alla vecchia IMU, è dovuta da chiunque possieda un fabbricato, un terreno, un'area fabbricabile, non risulta determinante l'uso al quale sono destinati e ne risulta esclusa l'abitazione principale e le relative pertinenze a meno che non si tratti di abitazioni signorili, ville e palazzi di pregio. Il pagamento spetterà ai proprietari di immobili ovvero ai titolari di usufrutto, uso, diritto di abitazione, enfiteusi e superficie.
- la seconda parte si articola a sua volta in altri due tributi:
a) Tasi: ossia il tributo per tutti i servizi offerti dal Comune, come ad esempio la manutenzione e l’illuminazione delle strade. È posta a carico sia del possessore sia dell’utilizzatore dell'immobile, del fabbricato, compresa l’abitazione principale come definita ai fini Imu, di aree scoperte o edificabili, a qualsiasi uso adibiti, con esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non operative, e delle aree comuni condominiali che non sono detenute o occupate in via esclusiva e i locali sono occupati da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale sull’unità immobiliare.;
b) Tari: è la tassa sui rifiuti ed è posta a carico dell’utilizzatore dell’immobile; deve infatti essere pagata da chi possiede o detiene a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani, con esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e delle aree comuni condominiali che non sono detenute o occupate in via esclusiva.

Per quanto attiene alle relative aliquote, tutto è devoluto alle autonomie locali. Spetterà ai singoli comuni pertanto individuare la propria aliquota, all'interno dei minimi e i massimi dettati dalla normativa.

La crisi economica è stata la causa della perdita dei risparmi di una vita per moltissimi italiani; come se ciò non fosse sufficiente, ci ritroviamo a dover subire una pressione fiscale stratosferica che aumenta proporzionalmente al diminuire della capacità patrimoniale dei cittadini.
Paghiamo le strade, i trasporti, l'illuminazione, l'immondizia...e non riusciamo tuttavia a spiegarci il motivo di buche nelle strade grandi come crateri, abbonamenti per i trasporti molto onerosi e trasporti pubblici causa di enormi disagi per ritardi e malfunzionamenti, illuminazioni arancioni a risparmio energetico che rischiano di essere piuttosto un risparmio sulla vita dei pedoni e, infine, cumuli di sacchi dell'immondizia accatastati intorno ai cassoni e, spesso, cassonetti della raccolta differenziata disseminati per i paesi che obbligano i cittadini virtuosi a una "gita con la spazzatura" pur di restare coerenti con la propria idea ecologica.

Avv. Guglielmo Mossuto



Nessun commento:

Posta un commento