Vaccinazioni
e trasfusioni
Oggi
ci occupiamo di vaccinazioni ed emotrasfusioni; commettere un errore
durante la somministrazione di tali delicate pratiche mediche può
comportare gravi conseguenze per i pazienti vi si sottopongano.
In
Italia le vaccinazioni, in particolar modo i programmi vaccinali
universali per l'infanzia, hanno portato ad ottimi risultati
permettendo altresì, a partire dagli anni '70, di sconfiggere e
debellare gravi malattie come la difterite ed il tetano.Tuttavia, a partire dagli anni '90 in avanti, numerosi sono stati i casi in cui errori medici commessi nel corso di emotrasfusioni e vaccinazioni hanno portato alla trasmissione di gravi malattie virali, quali ad esempio l'HIV o l'epatite.
Il
risarcimento del danno subito
Con
la Legge 210/92 il nostro legislatore riconosceva per la prima volta
un indennizzo a carico dello Stato, in favore delle vittime di tali
errori medici.
Tale
legge prevede un risarcimento del danno per quei pazienti che abbiano
subito danni irreversibili a seguito delle seguenti pratiche mediche:- vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie per legge;
- vaccinazione antipoliomielitica assunta tra il 1959 ed il 1966 (quando non era ancora obbligatoria);
- trasfusioni;
- somministrazioni di emoderivati;
- infezioni contratte per cause comunque imputabili al personale sanitario.
Come
beneficiare di tale indennizzo?
La
legge prevede che il suddetto indennizzo venga corrisposto tramite
assegno bimestrale, reversibile per 15 anni.
I
soggetti beneficiari di tale indennizzo possono essere:- il paziente stesso;
- il coniuge o il convivente del paziente, qualora abbiano subito il contagio da parte del patner;
- il figlio contagiato durante la gestazione;
- gli eredi, qualora il “de cuius” contagiato muoia prima di percepire l'indennizzo.
In
caso di morte del paziente a seguito del contagio, gli eredi,
potranno richiedere il risarcimento tramite una “tantum” di circa
€ 75.000,00, oppure tramite assegni periodici.
La
domanda per ottenere l'indennizzo andrà presentata al Ministero
della Salute nel rispetto di termini tassativi: 3 anni nel caso di
vaccinazioni e 10 anni nel caso di infezione da HIV.Tali termini decorrono dal momento in cui l'avente diritto risulti aver avuto conoscenza del danno subito.
Per
ottenere l'agognato risarcimento sarà necessario provare il nesso
causale esistente tra la vaccinazione/trasfusione ed il danno
permanente subito.
L'accertamento
del suddetto nesso causa/effetto viene demandato alla competenza
della Commissione Medico-Ospedaliera.
Avv.
Guglielmo Mossuto